Martina Sapone sorride e si siede su una poltroncina di velluto. È vestita di nero, indossa una gonna scura e un cappotto. Ma porta con sé un tocco di colore, che fa da contraltare all’outfit scuro: è una borsa che ha il colore della lavanda. Anzi, di un campo di lavanda. Ha la forma di un sacco, più larga alla base; poi, per chiuderla, si può stringere nella parte superiore, attraverso un elastico collegato a due nastri. È arricchita da piume, di una simile tonalità di viola.
È un tocco di colore, ma anche molto di più. È stata Martina stessa, infatti, a realizzarla. Con le sue mani. E, come questa, ne esistono tante altre, di modelli simili o differenti, di colori caldi e accesi o freddi e pallidi. Tutto questo ha un nome che definisce un preciso brand: Charme. E lo charme è anche la caratteristica di Martina Sapone, 26 anni, originaria di Acquaviva delle Fonti, bella come Lana Del Rey, creativa e attenta alla ricerca di prodotti e lavorazioni sostenibili.
La passione per la moda dalle Barbie alle borse
Un ricordo che mi lega a questo mondo? Ero piccola, avevo circa 6 o 7 anni. Organizzavo, insieme a mio cugino, vere e proprie sfilate nella stradina di casa, a cui assistevano i nostri parenti. Ricordo che cucivo io i vestiti per le Barbie. Mi faceva impazzire. Poi ho iniziato a cucire abiti per me: tagliavo, modificavo, accorciavo. All’inizio quasi li distruggevo. Ma mi piaceva tanto.
Così Martina, passo dopo passo e quasi in maniera inconsapevole, insieme alla stoffa comincia a cucire anche il suo futuro. Frequenta il liceo classico e poi si iscrive alla facoltà di Lingue. Conseguita la laurea triennale, oggi sta per concludere il suo percorso magistrale in Scienze politiche. Ma la passione per la moda non l’ha mai lasciata.
Sentivo questo fuoco dentro di me. Se cercavo di reprimerlo, da qualche parte comunque si faceva sentire.
Ecco, Charme nasce così. Per contenere, in qualche modo, questo fuoco sacro. E Martina comincia a disegnare e creare, prima costumi da bagno e poi borse. Che hanno sempre più successo.
L’incantesimo dello charme
“Fascino, incanto, attrazione che una persona esercita con le sue doti personali”. Questo il significato di charme secondo Treccani. La parola charme viene dal latino “carmen”, che significa “formula d’incantesimo”. Ma allude anche a una sfera di significato che ha a che fare con la poesia, i versi, il canto.
Come ho iniziato? Dovevo andare a un compleanno di una mia amica e mi era venuto in mente di indossare una borsa con le piume. In casa, su una scrivania, osservavo la macchina da cucire. Perché mia madre la lasciava sempre in camera mia. Ho pensato che avevo tutto l’occorrente. E che potevo cominciare davvero. Sono andata a comprare pezzi di stoffa, frange e piume e ho iniziato a cucire. All’inizio il risultato non era perfetto. Ma ogni sera ci riprovavo, fino alle due o alle tre di notte.
Come Penelope, in principio Martina montava e smontava il suo lavoro. Aspettando pazientemente che prendesse forma l’idea che era ben salda nella sua mente. Finché, due mesi dopo, pubblica il risultato sulla sua pagina . Ed è un successo. Quasi inaspettato.
Martina, una sera, indossa la sua creazione a una festa. E l’incantesimo ha inizio.
Le mie amiche cominciarono a chiedermi di realizzarne una per loro. Ero molto emozionata. Da quel giorno ho iniziato a cucire ogni giorno, in maniera costante. Non ho più smesso.
Così, poco a poco, le borse hanno assunto forme e nomi diversi: Gigi, Candice, Gisele, Grace, Emily, Irina. Tutte personalizzabili e con possibilità di scelta di un colore ad hoc. Le richieste aumentano e i risultati crescono.
La moda del lessico famigliare e il legame con la Puglia
Tutto questo è il frutto di tanto lavoro e di una passione che affonda le sue origini anche nel passato di Martina.
Mi sono chiesta come mai avessi questo fuoco dentro. E ho cercato risposte all’interno della mia famiglia. Intanto mia madre nel tempo libero ha sempre cucito. Creava abiti da cerimonia su misura per me. Sono sempre stata affascinata da questo mondo. Ma, tornando ancora più indietro, ho scoperto che mia nonna teneva dei veri e propri corsi di cucito. E la mia trisnonna era anche un’artigiana e un’imprenditrice. Una donna che da sola gestiva una grande bottega.
È chiaro che, dunque, Martina, attraverso la sua startup, segue proprio quelle orme. Giorno dopo giorno.
In futuro? Sogno di avere un’azienda tutta mia, più grande e con diversi collaboratori, all’interno della quale si possa lavorare insieme in team e condividere le idee. Per ora, invece, sogno di realizzare un laboratorio di cucito aperto a tutti. Ci sto già lavorando.
C’è un’ultima, grande, caratteristica di Charme: il legame con la Puglia.
Quando ho scelto il mio percorso di studi mi sono chiesta quale sarebbe stata la strada più giusta per me. Le scuole di moda erano tutte al nord, ma qualcosa mi diceva di restare al sud. E così ho fatto.
È questa terra, la Puglia, che infatti ispira l’animo creativo di Martina. E che sta creando una fitta rete di connessioni di cui il brand si sta nutrendo. Una delle ultime è, per esempio, l’esposizione di alcune Charme bag durante i giorni della Fiera del Levante, a Bari. Per l’occasione, Martina ha presentato due creazioni ispirate alla sua regione.
Osservando i colori e la bellezza della Puglia ho creato l’Ulivo bag che riprende le forme sinuose e la forza dell’ulivo e la Gramina bag che evoca la leggerezza dei campi pugliesi.
Ed è da qui, dalla Puglia, che Martina Sapone continua il suo viaggio.
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