Tante idee e tanta voglia di mettersi in discussione. Di proporre, di condividere, di provare a dare luce nuova a idee e progetti. Sono Gianvito Fanelli e Mariaserena Roberto, sulla scena, nella cornice di Conversano, cittadina pregna di storia del sud-barese della Puglia, già nell’entroterra ma neppure poi distante dall’azzurro della costa.
Nasce con loro l’associazione culturale Dancing circles: una fitta proposta di workshop e laboratori di diversa tipologia destinati a chi intende affacciarsi a qualcosa di nuovo sul territorio pugliese, lasciandosi travolgere da ore di vera e propria condivisione sociale.
Gli ideatori del progetto: Mariaserena e Gianvito
Originaria di Castellana, oggi Mariaserena vive a Conversano dove ha trovato Gianvito con cui condividere un progetto di vita. Ha lavorato in una agenzia di comunicazione per circa quattro anni. Poi, ha deciso di mettersi in proprio, volendo distanziarsi dal solo ambito di marketing e comunicazione digitale.
Mi è sempre piaciuta, data la mia indole particolarmente socievole, l’idea di far avvicinare le persone tra loro. Con Dancing circles facciamo infatti esattamente questo: attraverso workshop, creiamo occasioni di scambio e di confronto, permettiamo alle persone di conoscersi e di conoscere a loro volta nuove realtà. Spesso infatti le persone che si avvicinano alle nostre proposte lo fanno in solitaria e con la volontà di conoscere altre persone. E tutto questo per me parte da una mancanza: avendo vissuto sempre qui, in Puglia, ho sentito di voler provare a colmare, con il mio contributo, un vuoto, ovvero la mancanza di strutture che potessero permettere incroci di persone e annessi percorsi differenti.
L’obiettivo, per me e per il mio lavoro, è sempre stato dare uno spazio alle persone. Il mio progetto lavorativo, ad oggi, mi vede coinvolta principalmente con Spazio Stella, spazio multiforme, in cui l’obiettivo è quello di iniziare ad ospitare nel tempo i workshop di Dancing circles, al momento proposti esclusivamente da Loi, lo showroom della famiglia di Gianvito. Ad oggi Spazio Stella è in primis uno spazio personale, dal punto di vista architettonico lo sto strutturando e vorrei renderlo un co-working.

Uno showroom vocato al sociale
Gianvito invece è un designer, ha vissuto e lavorato per dieci anni a Milano ed è tornato in Puglia dopo il lockdown. Ha fondato #VitaLenta nel 2020, con cui ha grandiosamente spopolato sui social dando vita ad una vera e propria community che continua a definire le coordinate del progetto di partenza. Oggi lavora come consulente per la Pubblica Amministrazione Italiana, da remoto, recandosi a Roma solo per necessità. La sua base è infatti ormai stabilmente la sua Conversano dove, dice, non si percepisce affatto disconnesso da quanto accade altrove.
Ho la fortuna di avere LOI, come spazio, lo showroom di famiglia, al cui interno mi occupo di ricerca di brand e di comunicazione. Nel tempo ho pensato che questo posto avesse tutte le caratteristiche per poter essere vocato agli eventi: uno spazio quasi unico nel panorama classico degli showroom poiché si apre alla comunità rinunciando alla sola natura di spazio commerciale. Ho iniziato nel 2023 con l’ospitare realtà differenti del territorio e poi con Mariaserena che di suo voleva reinventarsi come freelance, ho avuto modo di esplorare questo spazio ancora di più. Da Novembre 2024 infatti ospitiamo almeno un evento di 2-3 ore circa al mese, solitamente nel weekend.
Con la nostra associazione testiamo workshop e abbiamo cercato di colmare un vuoto che avevamo avvertito personalmente oltre che da parte degli altri. Eravamo sia noi, da una parte a voler organizzare eventi, e in più, attorno a Loi, abbiamo sempre intercettato interesse: ad un certo punto c’era solo da formalizzare il tutto e lo abbiamo fatto definendo la nostra associazione.
Un vuoto da colmare: Dancing circles
Dancing circles nasce dunque da un vuoto avvertito personalmente da chi l’ha fondata e condiviso anche da parte di altri: di posti dove imparare e lasciar imparare, ce ne è sempre bisogno. Esattamente come conferma Gianvito.
Dancing circles è nata per connettere, per scoprire parti di sé proponendo attività poco esposte sul territorio. Loi può ospitare massimo una ventina di persone e la dimensione workshop rientra bene in queste numeriche rispetto alla sua natura.
Nato come idea nel 2011, parte della struttura di un antico fiorario e, ancora prima, parte della vecchia cantina sociale di Conversano, Loi occupa lo spazio di oggi solo dal 2022: a pochi metri dal castello di Conversano, in una posizione strategica per gli spostamenti. C’è una co-progettazione continua con le realtà che Loi ospita: Loi infatti non funziona solo come location, da contenitore, ma cerca di aggiungere sempre un livello di personalizzazione, come raccontano Gianvito e Mariaserena.


I workshop di Dancing circles
Dancing circles propone workshop di diversa tipologia. Dai più esperienziali e laboratoriali in cui si mettono le mani in pasta, a quelli più didattici: imparare ad esempio a fare il caffè attraverso due lezioni, con Santa Domenica, esperta di caffè e con una sua torrefazione, che arriva dalla provincia di Lecce.
Uno dei workshop che proponiamo e con una bellissima risposta da parte di chi vi partecipa è quello sul “Punch needle”, tecnica di ricamo a penna che permette di realizzare degli artefatti di filo di cotone tridimensionali, simili a dei tappeti. L’obiettivo è ad esempio in questo caso realizzare qualcosa di dimensioni di venti cm circa. Un workshop invece organizzato nel periodo natalizio, è stato dedicato alla realizzazione di quelli che abbiamo definito “quadretti imperfetti”, con la collaborazione di Brioche creazioni, realtà di Castellana attiva nel mondo dell’artigianato, fondata dalla sorella di Mariaserena, Roberta Roberto che, peraltro, fa parte, insieme a noi due, del nucleo operativo di Dancing circles.


Ma non solo. Dancing circles non si ferma qui. Sono ancora altri i workshop di cui parlano con entusiasmo Gianvito e Mariaserena:
Un altro workshop che ha funzionato molto bene è stato quello dedicato alla carta strappata, organizzato insieme ad Inferno 5, casa editrice indipendente costituita da tre ragazze del nord barese che editano libri e che in questo momento di condivisione hanno permesso ai partecipanti, guidandoli, di realizzare poster con cattivi propositi: un modo per decostruire la narrativa dei buoni propositi provando a fare qualcosa di non-buono e non canonico secondo gli standard della società.
Un altro workshop è quello con Terre Studio Mediterraneo, realtà di Monopoli che si dedica come core business al mondo dell’interior ma che realizza anche tappeti con la tecnica del tarting e del punch needle. Con l’arrivo della primavera prevediamo un workshop in collaborazione con Kudi ceramik, dedicato alla ceramica e alla realizzazione di artefatti ispirati dalla natura. Continueremo poi con uno dedicato invece al design botanico, insieme ad una realtà di Grottaglie.

Accessibilità economica, comunicazione, socialità
Da adulti a bambini, il pubblico di Dancing circles è decisamente variegato. Da tutta la provincia di Bari, venendo a conoscenza delle proposte attraverso i social, principalmente grazie alla pagina Instagram di Dancing circles, ma anche ad una apposita mailing list creata, il target di Dancing circles approda felicemente a Conversano. Tramite poi event brite, ci si prenota per gli eventi a cui si desidera prendere parte. E, ad oggi, hanno raggiunto tutti il sold out.
Un punto saldo nell’organizzazione, come tengono a sottolineare Gianvito e Mariaserena, è costituito dai costi popolari che vengono prospettati ai partecipanti: il loro obiettivo è rendere accessibili i workshop quanto più possibile, puntando alla sostenibilità economica di tutti gli attori in gioco.
Abbiamo notato quanto le persone che si avvicinano ai nostri workshop siano quasi sempre persone che si muovono da sole, non necessariamente in compagnia di qualcuno, desiderose appunto di condividere momenti di socialità e di fare nuove conoscenze. E il nostro obiettivo è far sentire tutti a proprio agio, in un ambiente amichevole in cui nessuno sa già tutto dei procedimenti che si andranno ad esplorare.
Oggi c’è ancora lo stigma del fare le cose da soli: quel che ci piace fare è perlomeno provare ad abbattere questo pensiero bloccante. Poi c’è anche chi arriva in gruppo o in coppia, per trascorrere una domenica diversa, raccogliendosi attorno ad una attività differente o chi lo regala. I format dei nostri workshop sono sempre pensati per essere accessibili: il nostro obiettivo non è organizzare workshop per persone esperte ma aperti alle possibilità di chiunque. Non c’è la necessità di conoscenze pregresse, alcuna barriera. Si parte da zero, così ad esempio con le lezioni di degustazione del caffè. Ci piace immaginare che le persone sviluppino un approccio, che magari acquisteranno un libro su quell’argomento e che noi apriamo loro una porta: un workshop vicino casa ad un prezzo buono, in un ambiente bello, con delle persone belle.


Dancing circles e la prospettiva sul territorio
L’obiettivo di Gianvito e Mariaserena è che i workshop nel futuro si realizzino non soltanto a Conversano ma anche altrove, estendendosi così anche ad altre realtà che possano garantire spazi fisici predisposti a ospitare le loro proposte e che conservino un mindset in linea con il loro. Vogliono, infatti, continuare ad organizzare eventi destinati ad una platea di non-esperti con la voglia di portare nuove conoscenze nelle vite delle persone. Dunque sono sempre alla ricerca di nuove realtà e di collaborazioni.
Considerando il fenomeno della turistificazione di cui è stata protagonista la Puglia negli ultimi anni, si è assistito ad una proliferazione di esperienze ad uso e consumo del turista che non ha viaggiato in parallelo con uno sviluppo di attività destinate agli abitanti del posto. La gente emigra e si lamenta spesso di un’offerta culturale scarsa. Fenomeno che non risolveremo magari noi con ma col quale facciamo i conti. Noi teniamo tanto a proporre queste attività ai local. Poi ci raggiungono persone non native di Conversano o anche turisti, ai quali siamo comunque aperti.
Ma, ad ogni modo, evitando che tutti vadano via, il nostro obiettivo è l’associazione culturale pensata su misura del cittadino pugliese. Al momento ci interessa comunicare con i local e proporre loro le nostre iniziative. Ad esempio offrendo qualcosa di inverno, quando non è facile trovare sempre qualcosa da fare. Solitamente sono le città ad essere accentratrici: noi abbiamo invece deciso di proporre in provincia le nostre iniziative e sentiamo che le persone che vivono la provincia hanno bisogno di questo. Vogliamo creare questo accentramento nel decentramento provinciale. Non guardiamo alla città come un modello da replicare. Crediamo che qui si possano creare delle cose che hanno un senso per il posto in cui vengono generate.

Il logo del progetto Dancing circles è stato realizzato da Gianvito e ha vari significati, portando con sé più immaginari visivi: una spirale di persone, cerchi danzanti, che si racchiudono in una ricerca interiore, in un guardare dentro di sé. Dancing circles, appunto: un’espressione presa in prestito da una canzone di Sampha, che per Gianvito e Serena, come formula, rappresenta bene le persone coinvolte nelle loro iniziative, persone che si incontrano tra di loro e che creano questa spirale.
Che i cerchi continuino a danzare, allora, in una Puglia che sia sempre più dipinta di cultura e condivisione. Le buone premesse per continuare in tal senso ci sono tutte.
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